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L’edificio bioclimatico deve accumulare calore e disperderne la minima quota in inverno, accumulare meno calore possibile ed essere ventilato in estate.
Accorgimenti di Progetto
1. Orientamento delle facciate principali dell’edificio a sud o a sud-ovest (destinazione delle stanze a nord per cucine, dispense, bagni, ripostigli, stirerie e lavanderie, laboratori, stanze da notte di uso occasionale).
2. Pianta quadrata con muro centrale massiccio (meglio se contenente canalizzazione di conduzione di aria scaldata da una stufa ad alta efficienza) nelle zone a clima più rigido, pianta quadrata con patio centrale per raffrescamento o piante allungate sull’asse est-ovest nei climi più caldi.
3. Murature spesse e materiali costruttivi ad alta inerzia termica (che accumulano calore durante il giorno per restituirlo nelle ore notturne), freschi d’estate e caldi d’inverno.
4. Tetto ventilato, materiali igroscopici e traspiranti.
5. Accurato isolamento esente da ponti termici.
6. Finestrature ampie a sud (scorrevoli per la massima ventilazione) e ridotto al nord.
7. Utilizzo di vetri camera, vetri a più strati, o altri vetri più speciali per bioclimatica.
8. Serre per l’accumulo di calore invernale, apribili per il raffrescamento estivo, o eventualmente muri “Trombe”.
9. Passaggi per l’aria regolabili che inducano una ventilazione naturale variabile a seconda delle stagioni.
10. Sistemi di schermatura fissa, per esempio aggetti sulle superfici vetrate a sud, che intercettino parte della radiazione estiva, quando il sole batte in modo perpendicolare.
11. Accurati sistemi di schermatura regolabili per controllare l’eccesso di radiazione estiva (veneziane esterne o interne ai doppi vetri, persiane, tende interne o molto più efficaci tende avvolgibili esterne).
12. Piantumazione esterna con alberi a foglia caduta a sud, sud-ovest e ovest (che prottegono dal sole d’estate e permettono l’irradiazione solare d’inverno.
13. Inverdimento delle facce con rampicanti a foglia caduta che raffrescano dal calore estivo.
14. Vegetazione ricca e specchi d’acqua per raffrescamento naturale di tipo evaporativi.
15. Facilitazione della ventilazione naturale dei volumi costruiti e prevenzione di effetti di ristagno d’aria.
16. Colori esterni chiari e riflettenti (che respingono la radiazione solare) nelle zone calde e colori più caldi e scuri nelle zone fredde.
17. Integrazione dei sistemi di riscaldamento con collettori solari esposti al sud, che è possibile nascondere anche nell’inclinazione del tetto. Un solo collettore può scaldare l’acqua necessaria a una famiglia, più collettori possono contribuire in modo efficacia al riscaldamento dell’acqua per sistemi radianti a bassa temperatura che diffondono il calore a parete. L’applicazione di altre tecnologie quali il fotovoltaico e ancora molto onerosa e presenta problemi irrisolti. La possibile convenienza può dipendere da particolari condizioni del contesto.